sabato 27 febbraio 2010

Elucubrazioni notturne 1.

Elucubrazioni notturne 1:

Spesso ho scritto di notte, perché nel silenzio della notte i pensieri s’ impregnano di sentimenti rari e tutto si colora di compassione.

Teo.



Donna di Sarajevo.


I miei occhi
han visto
immensi orrori
i tuoi no!


Le mie orecchie
han udito
rumori inenarrabili
le tue no!


Le mie mani
han avvertito il passaggio
fra il tepore e il marmo
le tue no!


Il mio corpo
è stato sotto
non per amore
il tuo no!


Ora ho paura
il mio volto è di pietra
ma nei miei occhi
s’intravede chi spera.



Teo 1999

martedì 9 febbraio 2010

Amici cosa devo fare? Perdo completamente la dignità?

Sto pensando che sono molto dibattuto, nel senso che se abbasso la testa, mi piego, mi arrendo, mi prostro, divento un quaquaraquà, forse potrei salvare la mia famiglia, altrimenti rischio di soccombere.
Io però 14 anni fa decisi di non dire mai più sissignore, sissignore, sissignore!
Cosa devo fare amici miei virtuali?
Fosse solo per me avrei già deciso ma, è giusto che io metta a repentaglio la mia famiglia?
Statemi vicini, se potrete.

Mario Teodoro Pizzorno

domenica 7 febbraio 2010

Qui scrivo a Fernando Rossi Comunistone ora in PBC.

Da: Pizzorno Mario Teodoro


A: Rossi Fernando ex senatore della Repubblica italiana.




Titolo: aiutami e fammi aiutare da i tuoi amici, conoscenti, se vorrai sconosciuti, a non perdere completamente la dignità.



Sottotitolo: la goccia che fa traboccare il vaso!




Mi costa molto scrivere questa lettera ma devo farlo, devo provare qualsiasi strada lecita.

Caro Fernando Rossi, ti scrivo per sapere se eventualmente vorrai darmi un piccolo aiuto, non so quale esso potrà essere, ma purtroppo non ho altra scelta che diventare un mendicante virtuale.

E mi devo anche sbrigare, per “approfittare” di adoperare internet che può aiutarmi nella mia difficile situazione, fino a che quelle cime di Tiscali non si accorgeranno che è un anno che non li pago più.

Quelli dell’acqua sono più tempestivi in tutti i sensi, infatti l’hanno tagliata subito e poi però dopo due giorni di disagio, nei quali sono stato costretto ad andare a prendere l’acqua alla fontana, come ho fatto il riallaccio devo dire che dopo qualche ora l’acqua è riapparsa come per incanto.

La Telecom invece deve aver cambiato il regolamento utenti, in quanto il 13 febbraio 2009 mi ha staccato il telefono al trentesimo giorno e non al quarantunesimo come io ero abituato…

La luce ( E.N.E.L.) sono riuscito a pagarla per il rotto della cuffia e comunque, anche se per fortuna non mi è ancora accaduto, so che inizialmente riduce la potenza, non la taglia, la riduce solamente.



Ma Franceschini le sa queste cose qui? Comunque forse per sentito dire qualcosa ha capito e…



Per fortuna non ho perso la voglia di scherzare, che mi è di grande aiuto e che mi da la forza di andare avanti e di continuare a tener duro.



Prima di continuare nella mia richiesta di aiuto, voglio però precisare che fra i miei forse pregi c’è senz’altro quello di non essere un ruffiano; voglio dire l’istanza che ti rivolgo, non mi impedirà di dire mai comunque quello che penso.

Vedi Rossi, ho evidenziato questo mio pensiero perché da tempo ho già deciso di entrare in pista in qualche modo e se non l’ho ancora fatto e solo dipeso da questa mia situazione economico finanziaria precaria, situazione che oserei definire di sopravvivenza.

Questa mia complicata situazione personale, mi toglie





(Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.)



( Il mio caso è emblematico di non rispetto della Costituzione )







quel minimo di serenità che mi permetterebbe di lottare, per una Italia più giusta.


Ritengo giusto e indispensabile che tutte le persone per bene debbano, in qualche modo, cimentarsi per arginare e possibilmente cambiare lo stato di cose che attualmente vige in Italia.

Ho già deciso che, non appena mi sarà possibile inizierò a fare qualche cosina per P.B.C., poco probabilmente poco, ma lo farò, perché ritengo giusto farlo.

Desidero però, essere chiaro sino all’impossibile, non voglio nessun fraintendimento, la mia richiesta d’aiuto non centra niente con quanto eventualmente riuscirò a fare per P.B.C. perché lo farei ugualmente anche se mi mandassi a c….e di sana pianta caro Rossi, lo farò in quanto sono convinto che al momento, P.B.C. è la formazione politica migliore, quella che è più vicina al mio modo di pensare, naturalmente con i relativi distinguo.

Con distinguo voglio dire che fra le tante ottime cose che sulla carta P.B.C. propone, altre forse mancano, altre ancora forse andrebbero tenute più in alto nella scaletta delle priorità, inoltre il distacco Montanari, alcune tue risposte e altre di Monia fanno perlomeno sorgere dei dubbi, ma semmai di queste mie deduzioni probabilmente sbagliate ne riparleremo quando sarà il momento.



Comunque per ritornare al mio problema ti dico caro Rossi che, nonostante abbia provato in tutti i modi a vivere decentemente, purtroppo non ci sono riuscito o perlomeno ci sono riuscito male, molto male.



Inserisco qui sotto una lettera, con la quale forse renderò più chiaro il tipo di vita che ho vissuto:





All’Onorevole Gasparri (Alleanza Nazionale)

Oggetto: Davide contro Golia

Caro Onorevole Gasparri, intanto vorrei ringraziarti per avermi scritto di pugno circa sette anni fa.
Conservo ancora la tua lettera, in quella occasione non risolvesti il mio problema, ma almeno mi rispondesti.
Scrivo a te per primo per simpatia e perchè appunto mi scrivesti nell'occasione sopra citata, non sono del tuo partito e ritengo quasi impossibile che io possa avvicinarmi al vostro pensiero politico e quindi a parte la divina Provvidenza, immagino che non sarò mai dei vostri.
Ti scrivo in quanto rappresentante dei cittadini, nel senso che anche se ti trovi all'opposizione, sei comunque un rappresentante eletto dagli italiani.
Io Mario Teodoro Pizzorno ho scritto, 20 giorni fa, una e-mail, a 200 deputati della coalizione di centro sinistra, nonchè a 100 senatori sempre di centro sinistra, che ti allego, alla fine di questa mia.
Questa mia missiva l’ho scritta per chiedere aiuto, per essere ascoltato, per avere qualcuno vicino delle Istituzioni che si preoccupasse di me, che sentendomi potesse trovare qualche soluzione possibile, onesta, giusta, alla mia situazione di disagio.
Purtroppo ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta.
Questa lettera l’ho scritta ai rappresentanti della coalizione di centro sinistra, in quanto mi sembrava più giusto rivolgermi ha chi ho sostenuto, ha chi ho dato, a malincuore, il mio voto.
Dico a malincuore nel senso che la coalizione di sinistra è più vicina a me per modi di essere, ma comunque l’ho votata perché non c’era altra alternativa.
O voi o loro. Ho scelto loro.
Sarebbe lungo il discorso…
Dammela te una mano, anche se non ti darò mai il voto, dammela per solidarietà umana.
Di soluzioni ce ne sono diverse se non ti venissero alla mente, te le suggerisco io, nella massima trasparenza e onestà.

Mario Teodoro Pizzorno



Qui sotto c’è la lettera che ho inviato, nei giorni addietro, ai circa 300 Onorevoli della coalizione di centro sinistra.


Ronco Scrivia (Genova) 10 03 2007

Da : Pizzorno Mario Teodoro
Via Roma 159
Ronco Scrivia (Ge)
C.a.p. 16019
Tel. 010 9657008 (Negozio)
Tel. 010935942 (Casa)
Cell. 333 7170176
e-mail : politica@ilgiovinemondo.eu

All’Onorevole

Oggetto : 50 anni cosi sono troppi.

Nota : tutto ciò che scrivo è dimostrabile

Caro On.. ti invio questa mia e ne invierò altre simili a deputati, senatori, sindacalisti, amministratori locali lontani dal mio paese e a tutti coloro che dovrebbero intervenire immediatamente, in situazioni analoghe.
Vedi Onorevole io sono nato a Genova 51 anni fa, la mia vita sino ad oggi è stata quasi sempre difficile; per una serie di ragioni che apprenderai nel corso di questa missiva.
Credi che, in tutti questi lunghi anni, ho fatto una fatica enorme per mantenere un certo mascherato decoro.
Ho iniziato subito a soffrire: ricordo vagamente che intorno ai cinque, sei anni, gridavo girando per casa :<<>>.
Figurati che la vicina di casa, attirata probabilmente dal mio frastuono, un bel giorno, forse sfinita dalle mie urla, bussò alla porta della mia casa.
Mia madre aprì la porta, la fece entrare e la vicina si diresse velocemente in cucina riversandomi sul tavolo molto pane; non so quanto fosse di peso, so solo che io mi ammutolii immediatamente e fui pienamente soddisfatto.
Caro onorevole, io non ti posso raccontare la mia esistenza in poche righe, ma se un cittadino italiano sano di mente, onesto, con una famiglia normale, si trova a fare questo; allora vuol dire che questo cittadino veramente non sa dove sbattere più la testa.
Ti voglio illustrare brevemente alcuni momenti salienti della mia esistenza, che ti daranno modo di capire perchè ti sto scrivendo.
A 11 anni e mezzo circa ho abbandonato la scuola, ma non l’ho abbandonata perché ero un asino; ho dovuto farlo perché spesso e volentieri quando rientravo a casa, alla fine delle lezioni scolastiche, mi toccava girare intorno al tavolo.
Ricordo che i carabinieri vennero a casa per sollecitare il mio rientro a scuola, quella mattina mia madre confabulò qualcosa che indusse i tutori dell’ordine ad andarsene non senza pena…
E cosi a 11 e mezzo mi ritrovai, per mia precisa e ferma scelta, su di una bicicletta a portare il pane, il latte e la focaccia nelle case della gente, iniziando cosi a guadagnarmi da vivere.
Fui costretto a cambiare molti lavori sino a 15 anni,in quanto a quei tempi l’età minima per poter lavorare e per richiedere il libretto di lavoro era fissata al quindicesimo anno di età.
Per cui, quando i datori di lavoro si accorgevano della mia piccola bugia, riferita alla mia reale età, a malincuore si trovavano costretti a mandarmi via.
Dai 15 anni sino a quando mi sono sposato e ho costituito una famiglia nel 1982, ho avuto alcuni periodi di tregua alternati ad altre vicissitudini non semplici da gestire.
Dopo che mi sono sposato ho continuato a soffrire ancora, sempre a periodi alterni, per esempio nel 1990 mi trovavo in stato di disoccupazione da circa un anno e mezzo,nonostante che mi sbattessi nei vari uffici di collocamento… etc.. etc.. niente, mai niente.
Allora mi sono messo su di un treno e via alla ricerca di un ipotetico lavoro, con le mie sole forze, mi sono recato a Forlì con 200.000 mila lire in tasca; che non erano altro che la metà di quello che con l’aiuto di mia moglie eravamo riusciti a racimolare per dar corso all’impresa “Parto alla spera in Dio e vado a cercare lavoro. In qualche modo farò”.
Ero giovane e lì a Forlì sono riuscito a sopravvivere, ho trovato un pezzo di lavoro, poi un altro, in qualche modo mi sono comprato un motorino Garelli da 50 mila lire per recarmi al lavoro, poi un altro motorino più nuovo, e successivamente ancora una 500 Fiat ed infine prima di partire per una nuova alettante proposta di lavoro, una Alfasud che mi venne venduta sulla parola da un ragazzo che conoscevo appena.
Questa auto indispensabile, senza la quale non avrei potuto ottenere il posto, mi permise di iniziare il nuovo agognato lavoro.
Dal 1991 a settembre del 1995 ho avuto un periodo discreto, non sono diventato un nababbo, ma la situazione migliorò.
Ho lavorato con questa ditta di Genova che mi ha inviato in qualità di “ispettore di saldatura ultrasonista”, in vari cantieri italiani in prestito alla Azienda Snamprogetti.
Man mano che lavorai in questi cantieri diventai bravino,sono stato apprezzato, fino a che nel 1995, per ragioni complesse che qui sarebbe lungo spiegare, mi ritrovai degradato, umiliato.
C’è voluto la mia pazienza a sopportare anche questo, ma comunque ad ottobre 1995 fui costretto a dare le dimissioni restando di nuovo senza lavoro.
Un po’ preoccupato, ma per niente scoraggiato aprii una piccola attività che chiusi subito dopo, quattro mesi e ho chiuso.
Ritornai all’ufficio di collocamento e niente mai niente per me.
Quindi su le maniche. Cerco, cerco e vado a lavare le scale, poi dopo la Provincia di Genova mi da l’onore di lavorare all’Amiu con qualifica di spazzino, solo per il periodo del G8 però.
Ne ha guadagnato la città di Genova perché nella piazza della stazione porta P.P., ho pulito anche negli angoli più reconditi, persino negli interstizi fra le colonne.
Finisce il contratto di operatore ecologico, anche se io prediligevo di essere chiamato spazzino,ed eccomi di nuovo sulla strada.
Dopo un po’ di tempo mi richiama la Provincia per un altro bel lavoretto e infatti nel 2001 mi sono ritrovato a fare il security sulle navi.
Sta di fatto che ai centri per l’impiego non trovarono mai una vera soluzione per me, allora stanco, disamorato escogitai un'altra alternativa.
Nel 2002 di settembre racimolo tutte le finanze guadagnate con tanto sudore, e in più basandomi sulla pensione di mia suocera, ci provo ed apro un negozietto qui nel mio paese, dove tuttora svolgo l’attività di negoziante.
Con l’aiuto di mia moglie mettiamo l’anima nell’attività e grazie al reddito di mia suocera in famiglia campiamo, tiriamo avanti, male ma tiriamo avanti.
Il mese scorso manca mia suocera e sono di nuovo daccapo.
Nonostante tutti questi dolori, continuerò ad andare in negozio, sorridente, come deve fare un buon commerciante, ma dentro di me penserò continuamente soluzioni che possano garantire lo studio a mio figlio piccolo, che possano dargli la certezza di non girare intorno al tavolo, non farò, usando tutte le mie capacità, trapelare niente in paese, con nessuno, tanto meno con le istituzioni locali; per garantire l’assoluta privacy a mio figlio minorenne che non sa niente di quanto ci accade, io voglio che viva “tranquillo” come ha fatto fino ad oggi malgrado tutto.
Vedi Ministro, vivendo in un piccolo paese purtroppo è cosi, se la gente, le istituzioni fossero a conoscenza della mia reale situazione finanziaria, per me sarebbe esporre la mia famiglia alla berlina, ovvero sarebbe la disfatta.
Io e mia moglie siamo riusciti, come nel film Di Benigni, a far credere al nostro piccolo di vivere in una famiglia decorosa, normale, lui non sa i salti mortali che abbiamo dovuto fare per stare all’onor del giorno.
Da tempo ho perso la fiducia nelle Istituzioni, perché quando mi sono rivolto in modo chiaro, non hanno potuto fare niente per me, niente quelle di destra, niente quelle di sinistra e in alcuni casi non mi hanno nemmeno risposto.
Ti faccio un esempio parallelo e specifico: una famiglia della zona,di cui non farò mai il nome nemmeno sotto tortura, tempo addietro veniva nel mio negozio per cercare un po’ di conforto, per parlarmi dei loro problemi; dello sfratto che era diventato esecutivo, bene il comune non è riuscito a risolvere il problema di questi signori. Infatti hanno cambiato paese.
Questi signori mi raccontarono che il comune di fronte a questi problemi glissava,che non era in grado di assegnargli un alloggio e quanto di altro potesse alleviare le loro sofferenze.
Peraltro gli consegnava mensilmente dei buoni da 25 euro, da spendere presso il macellaio del paese.
Ma sai dove glieli metterei io i buoni…
La fabbrica del programma mi sensibilizza per continuare a lottare assieme a voi, ma come si fa se non vedete queste cose,in Italia ci sono 7 milioni di persone che a vari gradi sono ad alto rischio.
Non smetterò mai di lottare, non perderò mai la dignità bene prezioso che nessuno mai mi potrà togliere, anzi se mi riprenderò, fonderò un movimento che dia voce a questi importanti problemi.
Credo ancora nell’”uomo”,ecco perché ti scrivo, dammi una mano, te sei una persona potente, a differenza di me, puoi trovare una giusta via, una soluzione.
Ti chiedo una mano in modo chiaro, trasparente, ti chiedo di aiutarmi come potrai, non ti sto chiedendo una raccomandazione a umma umma, nascosta , segreta, io ti sto dicendo che c’è un cittadino italiano che ha bisogno di aiuto.
Io ho sostenuto voi, perché purtroppo non c’era alternativa!
O di qua o di la e io ho scelto la coalizione di centro - sinistra considerandola “I meno peggio…”, senza offesa, ma la penso così credo come tanti altri .
Il tuo ruolo non ti permette di fare niente per me, e allora fai una colletta e aiutami, io non mi vergogno di chiederti questo perché,nel prossimo ravvicinato futuro non potrò più dare da mangiare a mio figlio e a mia moglie.
Ma secondo te un uomo si deve ridurre a questo?


Senza acrimonia e con dignità assoluta ti saluto con affetto.
Pizzorno Mario Teodoro

P.s. questa lettera da oggi 10 03 07 verrà inviata, ad altri Onorevoli, con la seguente aggiunta di testo:
Voglio precisare che la prima di questa lettere, a mezzo e-mail, e stata inviata il giorno 05 03 2007 alle ore 23 55’ 33” , ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna risposta.
Seconda precisazione: questa lettera e stata inviata dal sito web”www.camera.it”,inoltre ho cercato alcuni siti web, personali, di alcuni Onorevoli, ed ho inviato questa mia dai siti stessi ,e ancora ho estrapolato la e-mail, presente nei loro siti, per avere certezza che ricevessero la mia missiva, ed ho inviato dalla casella apposita politica@ilgiovinemondo.eu.
Mah, secondo me, sarebbe giusto che qualcuno mi desse una risposta.









Caro Rossi Fernando, dalle due lettere qui sopra che scrissi nel marzo 2007, si evince che sino all’anno 2000 non avevo mai chiesto niente alle istituzioni, cioè mi ero sempre arrangiato con le mie sole forze, ero più giovane però…

Poi quando costretto dalla necessità ho iniziato a chiedere, ho scoperto cosa sono le nostre istituzioni, praticamente sono inesistenti!
Prima di arrivare a scrivere le due lettere qui sopra, avevo già interpellato il centro per l impiego, la Provincia e la Regione ottenendo solo in rari casi risposte e quando è successo i contenuti erano di tipo aria fritta.
Ho persino scritto al Mediatore Europeo per far sensibilizzare, spronare, costringere i parlamentari italiani, a cui mi ero rivolto, a fare il loro dovere, niente il signor Mediatore Nikiforos Diamandouros mi ha scritto che non rientrava nei suoi poteri etc etc
Perlomeno è stato educato, mi ha risposto. * Vedi a fine e-mail


Il clero, nel mio caso, è stato in perfetta sintonia con le istituzioni italiane , dico questo perchè mi rivolsi anche a loro, ma non ne cavai un ragno dal buco.



( No! All’alto clero diceva Giuseppe Mazzini. Dio e Popolo! Sono d’accordissimo con lui )



In tutti i modi, sta di fatto che dalla dipartita di mia suocera, le cose sono peggiorate, la mancanza del reddito di mia suocera che viveva con me, non mi ha più permesso di stare all’onor del giorno,travolgendomi completamente.

Nonostante questo, sono riuscito a resistere, a tirare avanti alla bella e meglio…


Purtroppo però, dopo 16 anni che abito qui in questa casa da dove sto scrivendo, mi arriva, la settimana scorsa, lo sfratto per morosità.

Mi rivolgo immediatamente al S.U.N.I.A.. di Genova il quale mi risponde, anche se con gentilezza, di evitare l’iscrizione di prassi di 50,oo euro perché tanto dovrò andare comunque fuori, nella stessa mattinata vado presso il tribunale di Genova per vedere se riesco ad ottenere un patrocinio gratuito, l’impiegata mi risponde che non rientravo nei canoni prestabiliti dalla legge…



Insomma se sommo quanto appena scritto, in più avvilito per la salute di mia moglie che sta peggiorando e che non posso farla curare, la mia che andrebbe tagliandata per piccoli acciacchi e tutto il resto, beh, ohi Pangloss a me sembra che la mia parte l’abbia fatta.





Queste cose dovrebbero capire i nostri rappresentanti nelle istituzioni: oggi sabato 21 marzo 2009 ho in tasca 190,oo euro esatti, mia moglie è fuori è andata a fare un pochino di spesa, si fa per dire; io qui a casa mentre ti sto scrivendo sono dibattuto se telefonare a mia moglie per chiederle di comprare la Sanipirina però,( La Tachipirina dei poveri costa solo 2 euro ) i 190,00 euro mi serviranno per pagare l’affitto del negozio non appena incasserò altri 10 euro lunedì, martedì, sono già in ritardo nel pagamento di 46 giorni.
Voglio azzardare lo stesso telefono: <<>>



Brunetta potrà mai capire cose cosi?


P.S.1 Tutto ciò che ho scritto posso dimostrarlo, naturalmente nel rispetto, nella riservatezza e nella tutela per me e la mia famiglia.
No ho nessun problema a rispondere a qualsiasi domanda anche strettamente personale.


P.S. 2 Una tiratina di orecchie per Monia Benini: potevi almeno rispondermi e ringraziarmi per la pettorina e le borse.



Mario Pizzorno.



* Scrivendo e-mail a deputati, senatori, politici, Mediatori Europei etc...etc... devo aver preoccupato qualcuno, ma non so chi per l’esattezza, perchè in quel periodo venne nel mio negozio a trovarmi il sindaco del mio paese per offrirmi un lavoro da eseguire nel palazzo comunale.
Noi eravamo già stati scelti precedentemente per effettuare un altro lavoro in una casa di riposo comunale in Ronco Scrivia, ma in quella occasione non venne il sindaco in persona ad ordinarci il lavoro, bensì una semplice impiegata...
Scrivo questo per semplice curiosità, comunque poi io smisi di scrivere in giro per il mondo, in quanto riuscii di riffe e di raffe a tirare avanti...
In concomitanza di questa nuova situazione, il nostro giovane sindaco fece cadere l'ordinazione nel dimenticatoio...

Probabilmente la mia mente è molto fertile, la mia è solo una supposizione fantasiosa, quindi queste mie affermazioni dipendono dalla mia immaginazione, però io con il sindaco non ho mai avuto contatti di nessun tipo ne prima, ne dopo e ne durante.

Ma Dio...

Ma Dio cosa vuole da me?

Tantissimo tempo fa andai in un ospedale di Foggia, mi recai li per accompagnare mia moglie Maria probabilmente per qualche visita e nell'attesa, andai a visitare i malati.
Quel giorno entrai in una stanzetta dove si trovava un signore che, non so bene cosa avesse ma, ricordo m'ispirò per scrivere una poesia.
Da una sua Ligabuistica frase, diedi il titolo ad una mia "poesia"!

Il Punto! Questo è il titolo.

Appena posso la inserisco qui!

Ciao.

Teo.

sabato 6 febbraio 2010

Francesco Barbato, IDV etc...

Io ho parlato personalmente con Francesco Barbato, per telefono.

Affermo questo per dire che in qualche modo IDV è diverso, o perlomeno che in IDV ci sono persone, migliori!
Forse, forse…

Io non ho ancora dato del tutto giudizi definitivi su IDV, in quanto è troppo complicato se non hai tempo per interessarti solo di politica, quindi espongo i fatti e le mie considerazioni.

Per esempio, quando mi sono sentito per telefono con Francesco Barbato, ho parlato di cose mie personali che non ho ancora postato qui, solo per ragioni di tempo, perché devo sempre correre, per mettere assieme il pranzo con la cena; ebbene Francesco mi ha ascoltato e non è cosa da poco!

Lo so che dovrebbe essere la normalità ma, come tutti sappiamo non è così; io ho scritto ad oltre 300 fra senatori e deputati e non sono stato ascoltato!

Io non sono ne fratello, tantomeno parente di Barbato però, dico che lui ha risposto al numero di telefono che ha messo sul suo sito web e su FaceBook.
Purtroppo anche lui è in mezzo alla tempesta, con mare forza 10!
Comunque vedremo con il tempo.

Per essere ancora più chiari, io ho sempre detto che non sono dell’IDV e lo confermo, non nascondo che ho votato per IDV in passato ( Di Pietro) e che alle ultime elezioni ho votato Luigi De Magistris, Luigi perché l’ho considerato quasi come me, cioè un cittadino modello!

Non faccio sconti a nessuno, dico solo quello che veramente penso e quando faccio una analisi cerco di essere, nei limiti umani, il più preciso e fedele possibile, non mi va di dire cose senza senso; ho letto sul Blog di Antonio Di Pietro, ( Di Pietro è comunque uno di quei 300 che non ha risposto ad un cittadino Italiano, cioè a me!) le risposte di Antonio a discolpa di molte accuse che è difficile capire se hanno fondamento o se sono strumentalizzazioni.

Insomma cerco di capire…

Non è facile, non è facile giudicare, bisogna essere dentro per capire meglio.

Ieri ho ascoltato il discorso di Donadi, belle parole, poi bisogna metterle in pratica, una cosa è certa in IDV c’è grande fermento, probabili trasformazioni e tanta, tanta gente per bene!

La mela marcia non manca mai nel cesto, ci mancherebbe altro, bisogna individuare chi è e prenderla a calci!
(Devo avere una Sindrome della Crocerossina particolare, atipica, io!)

Non è facile, non è facile giudicare, bisogna essere dentro per capire meglio.



Ci sono però, dei fatti che fanno pensare molto…


Per esempio quando appresi che la signora Manuela Cappello consigliere nonché assessore IDV qui in Genova diede le dimissioni….(Non sono proprio un amico della signora Cappello)

E poi ho letto e ascoltato anche questo:


http://www.youtube.com/watch?v=V6veov1n3CE&feature=player_embedded


http://www.youtube.com/watch?v=K4UelTDTAhQ&feature=player_embedded

http://www.ilgiornale.it/interni/la_base_rivolta_contro_di_pietro__nascono_comitati_glasnost/02-11-2009/articolo-id=395633-page=0-comments=1

http://www.armandodellabella.it/testo.asp?id=1183



Io non so chi ha ragione, però penso…

Dovrò rileggere, riascoltare, (soprattutto se se non riuscirò a fondare un Partito che ritengo sarebbe la miglior cosa, in quanto di me mi fido ciecamente) nel caso decidessi di entrare in IDV.
Sempre se mi vorranno, perché uno come me non so se è meglio arruolarlo…





Se il destino vorrà, entrerò per cercare di migliorarlo IDV, so che Manuela e altri in questo momento penseranno “Ma ci abbiamo già provato noi e non se po’ fa….”

Ma io non sono loro!!!

Mario Teodoro Pizzorno.

giovedì 4 febbraio 2010

Oggi ho scritto al mio sindaco.

Ronco Scrivia 4 febbraio 2010



Da: Mario Teodoro Pizzorno

A: sindaco Simone Franceschi
Assessore Oliveri Rosa ( non ho e-mail)
Assistente sociale Elena Doglio


Egregio signor sindaco Simone Franceschi, man mano che vengo, per causa di forza maggiore, nel palazzo del Comune di Ronco Scrivia, inizio a capire sempre di più come funziona un Comune.
Voglio dire che alle volte se una persona non è perfettamente dentro ad una situazione, può dare delle valutazioni sbagliate come mi scrisse, tempo fa, giustamente lei.
Mi spiego ancora meglio, quando lei mi ha messo in contatto con l’assistente sociale Elena Doglio, io appunto non sapendo esattamente come avrebbe girato la pallina, ho pensato, fra me e me, che la signora Elena Doglio fosse una figura istituzionale preposta a risolvere la situazione da “sola”.

All’inizio pensavo che un assistente sociale avesse più “potere” e invece poi mi sono reso conto che la signora Elena Doglio è solo una semplice impiegata che esegue le vostre direttive.

Quando la prima volta l’assistente Elena Doglio tentò di sbolognarmi a Busalla, mi arrabbiai un po’, poi ci pensai su e arrivai alla conclusione che i suggeritori avrebbero potuto essere altri.

Ecco perché oggi con la signora Elena Doglio, abbiamo un rapporto di estremo rispetto, le ho fatto questa premessa per dirle signor sindaco che sto cercando di individuare con precisione millimetrica le responsabilità, perché in questo modo saprò poi a chi fare eventualmente plausi o a chi scagliare i miei poderosi fulmini e saette!

E’ la politica che conta in queste situazioni, cioè lei e l’assessore preposto a queste problematiche sociali che, se non erro dovrebbe essere la signora Oliveri Rosa.

Lei mi scrisse 27 giorni fa di avere fiducia, io ho fiducia ma, fra 30 giorni circa non avrò più una abitazione, se non troviamo altra sistemazione.


Nel colloquio del 2 gennaio 2010, l’assessore Oliveri Rosa, disse che per la mia situazione avrebbe dovuto interpellare molte associazioni è; passato oltre un mese, il tempo è poco e fra l’altro, dovrò fare anche un eventuale trasloco, insomma non mi sembra che tutto fili liscio come l’olio.


Francamente anche se non sono abituato a giudicare mai avventatamente, inizio a preoccuparmi un pochino; nel del tutto in quanto so che lei, essendo una buona persona, non avrà difficoltà ad ospitare la mia famiglia a casa sua per il vitto e l’alloggio per il tempo necessario al risolversi della mia spiacevole situazione; evidentemente solo nel caso sfortunatissimo, cioè nel caso remotissimo nel quale mi dovessi trovare scaraventato in mezzo alla strada!


Comunque io come lei sa sono un romantico ma per arrivare al pragmatico come piace a lei, le comunico che non sono ancora stato messo al corrente di come vorrete esattamente agire, domani venerdì andrò a vedere una casa ma, vi ho già spiegato che non potendo fornire garanzie ai proprietari, rischio di fare un lavoro inutile.

Io non posso decidere per voi, si che mi avete detto che mi supporterete, senza però specificare bene come….


Inoltre vi ho chiesto dei numeri telefonici di proprietari di varie case, l’ho domandati il 28 gennaio, ed ad oggi non ho ricevuto ancora una vostra risposta.
E ancora vi ho scritto per eventuali altre sistemazioni, come ad esempio nel palazzone giallo in alto a destra c’è ancora una casa libera ma, anche qui non mi avete dato risposta!


Il tempo vola, penso che sarebbe meglio coordinarsi per questo vi chiedo un ulteriore incontro, possibilmente per ieri, dove gradirei la presenza della signora Assessore Rosa Oliveri, perché francamente delle molte associazioni che si sarebbero dovute interessare al mio caso, io non ne ho visto manco l’ombra.


Attendo vostre nuove.

Distinti saluti.

Mario Teodoro Pizzorno.



P.s. Vi informo che questa mia missiva verrà sicuramente resa di pubblico dominio.

mercoledì 3 febbraio 2010

Ho cercato lavoro dovunque.

Dopo aver subito una pesantissima azione di mobbing, ho dato le dimissioni...

Poi ho iniziato subito a cercare lavoro rivolgendomi a tutte le istituzioni.

Il centro per l'impiego della Provincia di Genova mi ha assegnato un lavoro di qualche mese, in qualità di spazzino, durante il periodo del G8.

Poi ancora un altro lavoretto sempre di pochi mesi come security sulle navi.

Sei mesi di lavoro in tutto su oltre 10 anni, complimenti!

Teo.



martedì 2 febbraio 2010

Una donna che siede alla Camera dei deputati mi scrive...

Una donna deputato che siede alla Camera, mi scrive circa un mese fa, leggete sotto.
Appena posso farò il nome e cognome.
Ora non posso farlo perché, la signora è “furba” e scrive sotto la sua e-mail così:


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L’onorevole della Camera scrive a Mario Teodoro Pizzorno così:


"Carissimo elettore"La sua proposta non è indecente, è indecente il tono sprezzante e schifatocon cui si rivolge a me, senza nulla sapere di me, di come vivo, di quelloche faccio, di chi aiuto! Non accetto populismi, demagogia!Intolleranza,giustizialismi e disonesta intellettuale, perché in coscienza io non limerito.Qualsiasi cosa faccia o dica lei troverà il modo di disprezzarmi e irridermilo stesso, per cui mi limito a farle i miei migliori auguri.

( Mario Teodoro Pizzorno ha tolto nome e cognome della gentile signora onorevole che siede alla Camera, per evitare possibili querele ma , tanto la frego lo stesso perché lei sarà anche furba ma io sono più intelligente di lei!)

P.S. certamente lei concluderà che questa mia risposta è una scusa per noncacciare un soldo... Amen! Pensi quello che vuole, tanto peggio di così!...



Mario Teodoro Pizzorno aggiunge dunque l’onorevole sopra scrive in risposta a questa mia provocazione:


Titolo: Proposta decente!

Carissimi nostri eletti, non ho dubbi sul fatto che siate delle Onorevoli persone, per cui vi chiedo una tantum, (mettendomi provvisoriamente allatesta dei “Dimenticati”) di valutare se sarebbe giusto versare il vostro stipendio di dicembre 2009 più la vostra tredicesima sul conto corrente………., in modo da portare un po’ di sollievo e rendere un pochino più decenteil natale di tanti italiani “Dimenticati”in difficoltà!
Tanto comunque voi il Natale lo passerete bene ugualmente, indipendentemente da questa eventuale piccola rinuncia.
Sono certo che non avrete la minima titubanza, so che al momento giusto sapete dimostrarvi dei veri Italiani, come noi del Popolo dei Dimenticati.

Grazie, veramente di cuore, Grazie.

Per il Popolo dei Dimenticati:Mario Pizzorno


Questa mia e-mail è stata inviata a molti onorevoli, a parte la signora in oggetto non ha risposto nessun altro deputato.

Teo.